E’ stato fermato nella notte il presunto autore dell’omicidio di Nadia Arcudi, la maestra trovata cadavere domenica scorsa nei boschi di Rodero (Como). Si tratta del cognato di 42 anni, Michele Egli, di nazionalità svizzera.
All’uomo gli investigatori ticinesi sono giunti attraverso i tabulati telefonici che lo localizzavano in Italia. Rientrando in Svizzera è stato bloccato alla dogana di Gaggiolo, al valico tra Italia e Svizzera.
Secondo quanto riferito dagli investigatori il fermato avrebbe fatto parziali ammissioni. Ora è accusato di omicidio volontario e occultamento di cadavere. Nadia Arcudi, sarebbe stata uccisa tra il tardo pomeriggio e la serata di venerdì, in casa a Stabio, a circa 5 chilometri dal luogo del ritrovamento.
Nella notte tra martedì e mercoledi, la svolta. La Polizia Cantonale di Chiasso ha effettuato nei pressi della dogana di Gaggiolo, il fermo dell’uomo. Il fermo è scattato a seguito dell’intenso lavoro investigativo di Polizia e Magistratura elvetica svolto in stretta collaborazione con i Carabinieri del Comando Provinciale di Como e la Procura della Repubblica comasca.
Il 42 enne è il marito della sorella della vittima, vive a Coldrerio e lavora in istituto universitario. Al momento risulta sconosciuto il movente del delitto. Michele Egli si trova in carcere a Lugano.