PAVIA – Sarebbe “una pura coincidenza”, secondo la diocesi di Vigevano, la decisione di far partire la processione del santo patrono sotto la casa di Donato Espedito, impresario di pompe funebri arrestato tre anni fa dai magistrati di Catanzaro nell’ambito di un’inchiesta per il favoreggiamento della latitanza del boss della ‘ndrangheta, Salvatore Galluzzi.
A Gambolò, 10 mila abitanti alle porte di Vigevano, domani sera è in programma la tradizionale processione di San Getulio. “La processione – dice Emilio Pastormerlo, portavoce del vescovo, monsignor Maurizio Gervasoni – dal 2008 non parte dalla chiesa ma da angoli diversi della città, così come voluto da Papa Francesco che ha chiesto di non dimenticare le periferie. Quest’anno il parroco ha scelto via Isella, ma il numero civico indicato è del tutto casuale.
Le critiche che si sono sollevate hanno portato la diocesi a ripensarci. Il corteo non partirà più davanti alla casa dell’impresario di pompe funebri Donato Espedito, ma alcune decine di metri più avanti, sempre nella stessa strada. La decisione è stata assunta oggi dal vescovo accogliendo l’invito arrivato dal prefetto.
Ad accorgersi della coincidenza sono stati proprio i carabinieri di Vigevano, che quando hanno ricevuto l’invito per la processione, hanno riconosciuto l’indirizzo e quindi segnalato il particolare al prefetto che si è subito attivato per evitare un altro “inchino” che avrebbe suscitato clamore.