Sarebbe morta a causa delle percosse subite Simona Simonini, la 46enne, di Provaglio d’Iseo, in provincia di Brescia, trovata senza vita questa lunedì mattina dal suo convivente.
E’ stato l’uomo a chiamare i carabinieri che, al loro arrivo, hanno constatato che per Simona Simonini non c’era più nulla da fare. Elio Cadei, coetaneo della donna, alle prime domande poste dagli inquirenti avrebbe manifestato più di qualche incongruenza. Tradotto in caserma, dopo un lungo interrogatorio, per lui è scattato il fermo con l’accusa di omicidio.
Secondo gli investigatori non ci sarebbero dubbi: si tratta di omicidio. Quando i carabinieri sono arrivati in via Regina Elena 60, dove la coppia abitava, hanno trovato sangue un po’ ovunque e il corpo della donna in camera da letto.
All’origine dell’omicidio una violenta delle tante liti che questa volta è stata fatale per Simona Simonini. Tra i due, nel tempo, sarebbe intercorsa una relazione burrascosa, fatta di grida e botte reciproche. Nell’aprile del 2010 era stata la donna ad aggredire l’uomo, colpendolo allo stomaco con una coltellata.
Simona Simonini aveva raccontato di essere continuamente vittima dell’uomo tanto che in una circostanza ha denunciato Elio Cadei per violenza sessuale. Tornati a vivere assieme a Provaglio d’Iseo, le acque si erano per un po’ calmate tra la coppia. Ma la tregua è durata poco. Nell’ottobre del 2014, lui l’aveva ancora malmenata e lei lo aveva colpito alla schiena a forbiciate.