E’ ancora scontro tra Russia e Turchia dopo l’abbattimento del jet russo al confine siriano. Nella conferenza stampa di fine anno, Valdimir Putin torna all’attacco contro la politica di Erdogan. “In Turchia – ha detto – vedo un processo di islamizzazione strisciante, Atatürk si starà rivoltando nella tomba”, ha detto riferendosi al primo presidente della Turchia.
“La Russia – ha aggiunto – ha sistemato il suo sistema di difesa aerea in Siria, provi ora la Turchia a volare nello spazio aereo siriano”. Un affronto diretto al suo “nemico” giurato Recep Tayyip Erdogan, a cui manda a dire che “prima dell’abbattimento del jet russo da parte di Ankara, gli aerei turchi violavano sempre lo spazio aereo siriano”.
“Abbattendo un bombardiere russo nella zona di confine tra Turchia e Siria – ha proseguito Putin -, forse Ankara voleva fare cosa gradita agli Usa”.
Vladimir Putin ha puntualizzato però che la Russia continuerà a sostenere l’iniziativa degli Stati Uniti per la stesura di una risoluzione Onu sulla Siria. “Mosca è soddisfatta. Dopo aver studiato il progetto, forse anche il governo e le autorità siriane saranno d’accordo”.
Per quanto riguarda la questione ucraina, Putin ha affermato che intende rispettare gli accordi di Minsk (siglati con i “garanti” Francia e Germania) ma bisogna anche vedere cosa c’è scritto negli accordi”, dice definendo “manipolatorie le azioni di Minsk nell’applicazione dell’intesa”.
Putin guarda con attenzione anche alle elezioni Usa 2016 e definisce il candidato repubblicano Donald Trump “talentuoso”. “E’ una persona vivace e talentuosa senza alcun dubbio. Non spetta a noi valutare i suoi vantaggi ma è un leader assoluto della campagna presidenziale”, è l’esplicito endorsement del capo del Cremlino in risposta indiretta a Barack Obama.