“Esiste una tendenza che sta crescendo a sottovalutare la minaccia di una guerra nucleare”. Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin, nella sua conferenza stampa di fine anno, sottolineando anche i rischi dell’uscita degli Stati Uniti dall’INF (Intermediate-Range Nuclear Forces Treaty), il trattato sottoscritto nel 1987 tra Gorbaciov e Reagan, sui missili nucleari intermedi.
“Stiamo assistendo al collasso del sistema internazionale per il contenimento degli armamenti”, ha rimarcato Putin, evidenziando che una guerra nucleare “può portare alla morte della civiltà e del nostro pianeta”. Ma oggi, ha proseguito, il pericolo di una guerra nucleare “viene oscurato, sembra ritenuto impossibile o non così importante”.
Il capo del Cremlino ha avvertito che la Russia dovrà prendere misure a tutela della propria sicurezza nel momento in cui gli Stati Uniti, come ha anticipato il presidente americano Donald Trump, usciranno dall’INF. “E’ difficile capire come si evolverà la situazione, ma se questi missili appariranno in Europa, che dovremmo fare? Dovremo assicurare la nostra sicurezza”, ha rimarcato Putin. “Lasciamoli fare – ha aggiunto – se loro si lamenteranno che abbiamo ottenuto dei vantaggi, si tratterà di mantenere l’equilibrio, di assicurare la nostra sicurezza”.