E’ sommerso da metri di neve, l’hotel Rigopiano, ma non si spegne la speranza di trovare in vita le oltre trenta persone intrappolate all’interno. I soccorritori, vigili del fuoco in testa, sono riusciti a entrare nella struttura dopo ore di scavi nella montagna di neve e detriti.
Ora sono a pochi metri da quella che è stata individuata come la hall, spazio dove tutti sperano si siano radunati ospiti e dipendenti. Non si esclude infatti che ai primi movimenti della struttura, le persone abbiano fatto in tempo a rifugiarsi nel salone principale del resort o in un altro spazio.
Dalle immagini riprese dalla Guardia di finanza all’interno del resort la struttura appare in piano. Non è inclinata. Questo fa sperare. A parere degli esperti se non si è proprio immersi nella neve, è possibile sopravvivere. Finora non sono stati trovati corpi (oltre i tre già recuperati), segno che le luci del flebile lumicino restano accese.
Nell’atmosfera spettrale di Rigopiano, i soccorritori non sentono nulla. Nemmeno i cani, spiegati oggi sul luogo della slavina, sono riusciti a fiutare lamenti o rumori. In una struttura sotto dieci e passa metri di neve niente rimbomba. Neanche all’interno, se questa è stata sventrata e avvolta dal “mostro” bianco.
Tutto è sordo, come negli abissi marini. Ma ciò non significa che non ci sia vita. Nella notte, i soccorritori dovrebbero raggiungere la hall e vedere di persona se il gruppo è vivo. Il contesto delle operazioni di soccorso è difficilissimo. Si scava e si avanza. Si va avanti e si spera. Il mondo intero è con il fiato sospeso.