
SANTA MARIA CAPUA VETERE (CASERTA) – É caccia aperta ai tre banditi, probabilmente dell’Est Europa, che mercoledì pomeriggio hanno ammazzato a colpi di pistola nella campagne di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 56enne imprenditore agricolo Pasquale Guarino, in seguito ad un tentativo di rapina.
L’uomo è stato raggiunto da tre colpi nel tentativo di difendere la dipendente romena che aveva sé circa tremila euro incassati vendendo la frutta in un mercato; al momento del fatto c’erano anche altri dipendenti di Guarino, tutti stranieri e alcuni italiani. Si stringe il cerchio attorno ai killer.
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I FATTI DI MERCOLEDI’
Una rapina finita in tragedia. Un uomo, Pasquale Guarino, di 56 anni è stato ucciso in un pescheto di sua proprietà a Santa Maria Capua Vetere. La vittima era un commerciante di frutta ed era impegnato in campagna, quando tre uomini col volto coperto lo hanno avvicinato e lo hanno ammazzato a pistolettate vicino il suo camion
Secondo una primissima ipotesi, Pasquale Guarino avrebbe subìto una rapina, ma appena ha reagito, i killer hanno estratto le pistole è l’hanno ucciso. Sul posto ci sono i Carabinieri di Santa Maria Capua Vetere e gli uomini della Scientifica che stanno facendo i rilievi allo scopo di ricostruire la dinamica.
Giunti anche i sanitari del 118 che hanno trasportato il cinquantaseienne in ospedale dove è però giunto senza vita. Sarebbero stati diversi i testimoni che hanno assistito all’omicidio. 4 persone, si apprende, sono in caserma sotto interrogatorio.
Seguendo l’ipotesi di una rapina finita male, da quanto scrivono i media locali, pare che la Pasquale Guarino avesse con sé del denaro contante e gli aggressori forse conoscevano bene i suoi spostamenti.
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Indagini sono comunque in corso per accertare dinamica e movente, il quale non si esclude possa ruotare anche attorno a presunti regolamenti di conti nell’ambito dell’attività svolta dall’uomo nel commercio di frutta. Indagini serrate nella sfera privata della vittima.