Ufficialmente è l’Agenzia degli Stati Uniti per lo Sviluppo Internazionale, un’agenzia governativa statunitense responsabile per l’assistenza allo sviluppo economico, per l’assistenza umanitaria, e per il sostegno al settore dell’informazione in tutto il mondo. L’acronimo è USAID (in inglese US Agency for International Development), con decine di miliardi di dollari dispensati qua e là, creata nel 1961 dall’ex presidente Kennedy; organo che sessantré anni fa aveva veri scopi benefici e filantropici.
Da decenni in qua è invece diventata l’agenzia globalista dei democratici Usa che ne hanno fatto un vero centro di potere per interferire in molti paesi del mondo, assoldando governi, politici, centinaia di testate e migliaia di giornalisti per raccontare le false narrazioni che ascoltiamo ogni giorno su giornaloni e tv: la cosiddetta propaganda.
Lo scandalo sta affiorando per volontà della nuova amministrazione americana guidata da Donald Trump, con Elon Musk, responsabile dell’efficienza governativa, che vuole eliminare questo carrozzone che ha finanziato guerre, ha realizzato rivoluzioni colorate, ribaltando governi democraticamente eletti ma non graditi alle èlite, finanziando l’affaire ong & migranti, il Green deal, il gender fino alle politiche Lgbtq, all’ideologia woke; nonché minato le fondamenta delle democrazie in occidente e l’essenza stessa di libertà, con una censura spaventosa cui pure i grandi social si sono piegati, tutti agli ordini dello stato profondo.
Sullo sfondo appare sempre lui, il “filantropo” per eccellenza George Soros, fondatore della Open Society, e altri potenti della terra, con organismi ristretti come quello che si riunisce annualmente a Davos, a dettare l’agenda del nuovo mondo. E risulta, secondo alcuni media, che lo stesso Soros, come Bill Gates avrebbero ricevuto miliardi di dollari da USAID, il primo per l’affare ong migranti, il secondo per i vaccini.
Si parla di almeno 50 miliardi l’anno dei contribuenti americani, forse di più, per dettare realizzare appunto l’agenda globalista. Denaro pubblico per finanziare organizzazioni, giornalisti, opinionisti al fine di orientare l’opinione pubblica in un unica direzione: quella dei poteri forti che ora Musk vorrebbe smantellare. E sono in molti a essere preoccupati: in primis i grandi media mainstream che si guardano bene dal parlarne con dovizia di particolari.
Quando Putin anticipò a Carlson lo scandalo USAID
Scrive Radio Radio: Molti fondi sarebbero arrivati all’OCCRP (Organized Crime and Corruption Reporting Project), di cui il co-fondatore Drew Sullivan dichiarava: “Probabilmente siamo stati responsabili di circa cinque o sei paesi che hanno cambiato governo. Abbiamo fatto in modo che le persone, i primi ministri, fossero incriminati o cacciati”.
Recentemente ne ha parlato anche Reporters without borders, affermando che in Ucraina “9 su 10 organi di stampa si affidano ai sussidi di USAID”. Stando all’inchiesta di cui si parlava, insomma alcuni scoop internazionali uscivano fuori, molti sulla Russia, e altri molto meno, quelli sugli USA. Il rischio è che l’indipendenza dei media occidentali fosse in realtà molto limitata, e che questi abbiano indirizzato l’opinione pubblica.
Proprio di una tale ipotesi ne aveva parlato proprio un anno fa Vladimir Putin, che nella nota intervista con il giornalista statunitense Tucker Carlson affermò, in merito al Nord Stream, che sarebbe stato difficile per la Russia convincere il mondo sulle proprie fonti riguardo ai colpevoli dell’esplosione (si è scoperto poi che fu un sabotaggio ucraino). Questo perché secondo il presidente russo “è molto difficile sconfiggere gli Stati Uniti sul piano della propaganda. Loro controllano tutti i media del mondo, molti media europei. Il beneficiario finale sono le istituzioni finanziarie americane. Non lo sapevate?”. Istituzioni
Aspettiamo di sapere ora quali enti, media e giornalisti italiani, compresi i fact-ceckers, erano finanziati e corrotti da USAID. Più di qualcuno non dorme sonni tranquilli.
