E’ corsa contro il tempo dopo il violento terremoto che ha colpito le province di Rieti (più colpita) e Ascoli Piceno. Soccorritori, volontari e gente comune scavano incessantemente tra le macerie per estrarre persone intrappolate sotto le masse di detriti. Il terremoto di questa notte, di magnitudo 6.0 (a seguire tre scosse di minore intensità), ha avuto una forza devastante paragonabile a quello dell’Aquila di 7 anni fa.
Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, informa Palazzo Chigi, è in contatto diretto con la Protezione civile, le strutture di coordinamento e soccorso e con i Presidenti delle regioni interessate dal sisma. Nelle zone colpite dal terremoto si sono recati il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e il capo del della Protezione Civile Curcio, che ha riunito all’alba il Comitato Operativo per coordinare i soccorsi.
La protezione civile ha intanto attivato numeri speciali. Secondo un bilancio provvisorio, sono 38 i morti accertati. Decine di dispersi. Diverse centinaia di feriti. Amatrice, piccolo centro in provincia di Rieti ai piedi del Gran Sasso, è per metà distrutto. Si temono decine di vittime. Drammatiche le testimonianze di persone sopravvissute dopo il sisma in piena notte.
Attivi i numeri del contact center della Protezione Civile: 840840 e della sala operativa della Protezione Civile Lazio: 803555 #terremoto
— Palazzo_Chigi (@Palazzo_Chigi) 24 agosto 2016
L’epicentro è stato registrato ad Accumoli, sempre in provincia di Rieti, nel Lazio. Il raggio d’azione è stato di diverse decine di chilometri. Scosse registrate dall’istituto di Geofisica e vulcanologia hanno toccato anche Perugia e Ascoli Piceno. Anche Pescara del Tronto e Arquata (Ascoli Piceno) hanno subito danni severissimi. soccorritori al lavoro per salvare vite umane.