
Blitz contro una presunta banda di falsari a Torino. Gli agenti del commissariato di Polizia “Dora Vanchiglia”, ha arrestato quattro persone tra i 34 e i 42 anni pregiudicate per delitti specifici, due delle quali di nazionalità italiana e due marocchini.
L’operazione, coordinata dalla Procura della Repubblica di Torino, ha consentito di sgominare un gruppo di presunti falsari e di delineare il suo modus operandi.
Il cittadino marocchino, trovato in possesso di 26.000 euro di banconote contraffatte, in tagli da 100 e 10 euro, si riforniva settimanalmente del denaro falso e lo rivendeva, secondo una stima effettuata, per un valore pari al 25% del taglio della banconota (es. 25 euro per ogni banconota da 100), ad un suo connazionale.
Quest’ultimo, a sua volta, lo cedeva ai due cittadini italiani, i quali provvedevano a “cambiarlo” e a dividersi il profitto con il primo. L’attività dello “scambio” veniva posta in essere dai due recandosi in bar, tabacchi, parafarmacie, supermercati di diverse città del Piemonte, della Lombardia, dell’Emilia Romagna e della Val d’Aosta, al fine di acquistare oggetti, di volta in volta differenti a seconda dei prodotti posti in vendita dall’esercente (farmaci, bevande, alimenti, ecc..), per un valore generalmente di 10 euro, pagando con i soldi falsi e ricevendo come resto banconote autentiche.
Il gruppo, secondo quanto accertao dagli inquirenti, prediligeva piccoli esercizi commerciali, con la speranza che gli stessi non fossero dotati dei macchinari a lettura ottica in grado di verificare l’autenticità delle banconote.
Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati 11.950 euro in contanti, provento del traffico illecito, e diverse schede SIM e telefoni cellulari, attraverso i quali si garantivano i contatti finalizzati all’organizzazione delle attività criminose.
Gli appartenenti al gruppo sono privi di stabile attività lavorativa, con ogni probabilità si sostenevano con la presunta attività illecita, considerandola un vero e proprio “lavoro”. I quattro hanno, inoltre, dimostrato di avere grande capacità di muoversi disinvoltamente sul territorio nazionale.
Tutte le persone coinvolte, a seguito dell’emissione, da parte del Gip presso il Tribunale di Torino, di ordinanze di custodia cautelare in carcere, sono attualmente detenuti presso il carcere “Lorusso e Cutugno”, in quanto, secondo le accuse, sono gravemente indiziati di detenzione, spendita, messa in circolazione di monete contraffate.