Il latitante Norbert Feher alias Igor Vaclavic potrebbe essere vicino alla cattura? Al momento no. I carabinieri del comando provinciale di Ferrara che lo avevano tempo fa localizzato nelle Valli del Mezzano in una nota smorzano le polemiche sui presunti conflitti di competenze con la Polizia nella caccia all’uomo più ricercato dopo Matteo Messina Denaro, numero uno di Cosa nostra.
Le indagini sulla latitanza su Norbert Feher, accusato rapine e di due omicidi – quello del tabaccaio a Budrio e di una guardia giurata – sono state costantemente condivise, fa sapere l’Arma dei Carabinieri, nelle previste sedi istituzionali con le Autorità locali di Pubblica Sicurezza (Prefetto e Questore), che hanno ricevuto informazioni e aggiornamenti, in un quadro di assoluta correttezza istituzionale e reciprocità informativa, nel rispetto della legge.
Sin dai fatti riguardanti la rapina alla guardia giurata a Consandolo di Argenta (Ferrara), avvenuta il 30 marzo 2017, gli organi investigativi del comando provinciale carabinieri di Ferrara hanno avviato attività di indagine per poi proseguire nelle giornate successive, d’intesa con i colleghi di Bologna, a seguito dell’omicidio di Budrio (Bologna).
Si sono acquisiti elementi, spiegano ancora i militari, sulla possibile presenza di Norbert Feher, conosciuto col nomignolo di “Rambo”, nelle Valli del Mezzano solo dopo i fatti delittuosi del tragico 8 aprile 2017. Nessun dato investigativo, fino ad allora, faceva presagire la sua responsabilità penale per gli episodi delittuosi del 30 marzo e del 1 aprile, né la sua presenza nella zona”.
Igor è ancora attivamente ricercato in tutto il centro nord. All’indomani dell’omicidio di Budrio l’Arma aveva schierato nelle campagne attigue un migliaio di uomini. Un dispiegamento di forze imponente che il criminale russo (o serbo) è riuscito a beffare.