“La Russia sarà costretta ad adottare dure misure di ritorsione se gli Stati Uniti e altri paesi della NATO forniranno a Kiev armi per colpire il territorio russo”. Lo ha affermato l’ambasciatore russo in Cina Igor Morgulov.
“Le consegne di carri armati – ha spiegato – dimostrano che Washington non conosce confini. Se Washington e i paesi della NATO forniscono a Kiev armi, compresi carri armati, per colpire in profondità nel nostro paese e cercare di impadronirsi del nostro territorio costituzionale, saremo costretti a prendere dure misure di ritorsione”, ha sottolineato Morgulov in un’intervista al quotidiano di stato cinese Global Times citato da Ria Novosti.
L’ambasciatore ha anche osservato che la decisione di Stati Uniti, Germania e altri paesi della NATO di fornire carri armati all’Ucraina ha portato a un’ulteriore escalation della crisi ucraina ed è diventata una prova inconfutabile del coinvolgimento diretto dei paesi occidentali nel conflitto.
La Russia ha già inviato una nota ai paesi della NATO a causa della fornitura di armi all’Ucraina. Il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov ha osservato che “qualsiasi carico contenente armi per l’Ucraina diventerà un obiettivo legittimo per l’esercito russo”.
Il ministero degli Esteri russo ha dichiarato che i paesi della NATO stanno “giocando con il fuoco” fornendo armi all’Ucraina. Il portavoce del presidente della Russia Dmitry Peskov ha osservato che pompare l’Ucraina con armi dall’Occidente non contribuisce al successo dei negoziati russo-ucraini e avrà un effetto negativo.