
BOLOGNA – La Procura di Bologna ha chiesto al Gip una proroga per proseguire gli accertamenti investigativi su Bilal Erdogan, figlio del presidente della Turchia, Recep Tayyip Erdogan. Bilal è indagato per riciclaggio su presunti fondi neri, dopo l’esposto di un oppositore politico rifugiato in Francia, Murat Hakan Huzan. Le indagini preliminari a suo carico era state avviate sei mesi fa.
Il difensore, l’avvocato Giovanni Trombini, si è opposto a questa decisione e il giudice ha fissato per il 20 luglio un’udienza per discuterne.
Bilal Erdogan si era trasferito a Bologna in autunno per completare un dottorato di studi alla Johns Hopkins University, ma a marzo avrebbe lasciato la città per motivi di sicurezza.
Secondo quanto apprende l’Ansa, i Pm Antonella Scandellari e Manuela Cavallo hanno motivato l’istanza con il carico di lavoro della polizia giudiziaria, da cui si attendono esiti investigativi, e la necessità di svolgere attività all’estero.
Ma, fatto non frequente di fronte ad una prima richiesta di proroga, il difensore si è opposto, attraverso una memoria. Il giudice ora dovrà sentire le parti in camera di consiglio e decidere se autorizzare o respingere la richiesta della Procura bolognese che indaga dopo l’esposto dell’oppositore del padre di Bilal Erdogan.