Cinque cadaveri, fra cui tre bambini, sono stati scoperti in un’abitazione monofamiliare nel Brandeburgo, Land dell’est della Germania che confina con Berlino.
E’ stato un vicino di casa ad accorgersi che c’era qualcosa che non andava ed ha allertato la Polizia intorno a mezzogiorno.
Le vittime, stando alla procura di Cottbus, sono due adulti di 40 anni e tre minori di 4, 8 e 10 anni. Una famiglia, come scrivono alcuni media del posto, che pare fosse in quarantena, a causa delle restrizioni del cosiddetto Covid. Se fosse confermato, possono definirsi vittime dei danni collaterali delle norme governative. Scriveva Bild il 24 novembre che “il Brandeburgo manda in isolamento le persone non vaccinate e cancella tutti i mercatini di Natale! Inoltre, le regole del coronavirus vengono nuovamente inasprite in modo significativo”.
“Nelle contee e nei distretti urbani con un’incidenza settimanale di circa 1000 casi e un’occupazione simultanea a livello nazionale di letti di terapia intensiva superiore al dieci percento, esiste una restrizione di uscita notturna per le persone non vaccinate dalle 22:00 alle 06:00. Questo è associato ad eccezioni (ad esempio per il percorso da/per il posto di lavoro)”.
Dagli inquirenti c’è il più assoluto riserbo. Quello che si sa è che è stata aperta un’inchiesta per omicidio plurimo. Non sono noti per il momento altri dettagli che aiutino a capire la dinamica dell’orrore. Ciò che è davvero accaduto a Senzig, piccola località di Koenig Wusterhausen, a sud di Berlino, resta un giallo aperto.
“Sui cadaveri sono state rilevate ferite da taglio e da colpi di arma da fuoco”, si è limitato a far sapere il procuratore Gernot Bantelon, che ha parlato con la Bild. La polizia non ha ancora confermato che il 40enne padre di famiglia abbia ucciso sua moglie, i figli e se stesso. Lo sfondo è ancora del tutto incerto”. Non si può escludere che l’uomo, esasperato da queste assurde restrizioni come la quarantena, abbia ucciso prima la moglie e poi i tre bambini.
“È stata attivata la commissione omicidi, perché si indaga sull’ipotesi di un delitto”. Gli inquirenti hanno trascorso molte ore sul posto a mettere insieme reperti che possano spiegare nelle prossime ore o nei prossimi giorni qualcosa in più. Non è ancora affatto chiaro, ad esempio, se fra le vittime ci sia anche l’artefice del massacro o se il killer sia qualcuno arrivato da fuori. Oppure se siano state trovate le armi che hanno provocato le ferite mortali. Sul posto sono circolate voci, riportate dai media, sul fatto che la famiglia fosse confinata in casa perché in quarantena, evidentemente per il Covid. Ma anche questo dettaglio non è stato confermato.
La polizia è arrivata sul luogo subito dopo la segnalazione. Oltre ai rilievi nella casa, gli investigatori hanno ascoltato tutti i vicini della Birkenalle, la ‘strada delle betulle’. Un posto tranquillo, il classico luogo idilliaco degli angoli più belli del paesaggio brandeburghese, fra laghi, campi e radure, in un distretto, quello di Dehme Spreewald, che conta 40 mila abitanti. La tragedia ha ovviamente sconvolto la piccola comunità locale, che si è chiusa nel silenzio. Anche se molte persone si sono raccolte attorno all’edificio, oltre alla stampa e agli inquirenti. Una donna, che in serata ha portato una candela davanti alla casa, ai giornalisti che hanno chiesto se conoscesse le vittime si è limitata a dire: “Questo è un paese, ci conosciamo tutti”.