Pioggia di missili balistici iraniani su Israele, in particolare ad Haifa e Tel Aviv, con l’Idf che a sua volta ha contrattaccato con droni e missili sull’Iran, a Teheran, in particolare.
E’ la seconda notte di fuoco tra i due paesi medio orientali. Ci sono vittime e feriti, edifici distrutti nei due centri con gli israeliani che si nascondono in rifugi sotterranei o si riparano in tunnel stradali.
La tensione tra Iran e Israele è alle stelle. Intanto, il premier Netanyahu – secondo i media arabi -, avrebbe trovato rifugio in bunker blindati per coordinare la ‘nuova’ offensiva israeliana in risposta a quella iraniana.
Sirene risuonano non solo nello stato ebraico ma anche nella vicina Giordania. L’esercito israeliano sull’altro fronte, a Gaza, il giorno di sabato ha ucciso oltre cento civili palestinesi.
Le forze armate iraniane hanno avviato una nuova serie di “attacchi punitivi” contro obiettivi all’interno di Israele, in una prevista ondata di rappresaglie, riferisce l’agenzia iraniana Irna.
Gli attacchi sono iniziati nella tarda serata di sabato, in Iran. Il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica (IRGC) ha dichiarato in un comunicato stampa che gli attacchi facevano parte dell’Operazione Vera Promessa 3″ e prevedevano il lancio di missili e droni verso obiettivi israeliani. L’agenzia di stampa iraniana afferma che nella controffensiva di sabato ad Haifa è stato utilizzato un missile ipersonico.
Le sirene hanno risuonato in tutto Israele e agli israeliani è stato consigliato di correre nei rifugi antiaerei nei territori occupati. Nelle aree colpite dall’Iran sono scoppiati anche diversi incendi.
Come nei precedenti raid, i filmati, spesso ripresi dagli israeliani con le fotocamere dei loro cellulari, hanno iniziato a inondare i social media, mostrando scie di luce provenienti dai missili iraniani nei cieli di Haifa e Tel Aviv. Si possono sentire le urla degli israeliani in preda al panico mentre i missili iraniani causano enormi esplosioni all’impatto.
Secondo alcune fonti, la raffineria di petrolio di Haifa è stata presa di mira con successo. Israele ha preso di mira le infrastrutture energetiche iraniane sabato mattina.
I primi cicli di attacchi dell’Iran hanno causato massicce distruzioni a Tel Aviv e Gerusalemme ovest, nella West Bank (Cisgiordania).
Nel frattempo, a Teheran, l’esercito israeliano ha colpito un deposito di petrolio in un quartiere occidentale, provocando un incendio. Il Ministero del Petrolio ha annunciato che un serbatoio di carburante è stato preso di mira anche nell’Iran meridionale, ma non ha fornito ulteriori informazioni.