Nell’ambito di un’escalation dell’attacco genocida nel nord di Gaza, ieri sera le forze di occupazione israeliane hanno effettuato un attacco aereo su un complesso residenziale nel campo profughi di Jabalia, provocando l’uccisione e il ferimento di circa 150 civili, tra cui donne e bambini. Lo riporta l’agenzia di stampa palestinese Wafa.
Questo tragico evento segna un altro capitolo della campagna israeliana di pulizia etnica e genocidio in corso nella regione da tre settimane.
Fonti locali hanno riferito che almeno dieci case nella zona di Al-Houja a Jabalia sono state colpite da aerei da guerra israeliani, provocando l’uccisione e il ferimento di decine di civili e una vasta distruzione.
Gli abitanti della zona colpita hanno lanciato appelli urgenti per chiedere assistenza per il trasporto dei feriti; tuttavia, le squadre di soccorso hanno incontrato notevoli difficoltà nel raggiungere la scena a causa dei continui attacchi delle forze di occupazione israeliane.
Un devastante attacco aereo israeliano avvenuto nelle prime ore di venerdì mattina a Khan Younis, nella Striscia di Gaza meridionale, ha provocato l’uccisione di 28 civili, per lo più donne e bambini, secondo fonti locali.
Le fonti hanno riferito che l’esercito israeliano ha preso di mira un’abitazione residenziale nella zona di Al-Manara a Khan Younis. L’attacco non solo ha causato una significativa perdita di vite umane, ma ha anche lasciato decine di feriti, molti dei quali stanno ricevendo cure mediche per varie ferite.
Ulteriori 20 palestinesi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano su due case a Beit Lahiya, riferisce l’agenzia. Wafa scrive che in Libano, in altri attacchi, sono stati uccisi tre giornalisti. Il “Lebanese Press Editors” ha condannato l’attacco, descrivendolo come un “terribile massacro” perpetrato da Israele contro i media.
Dal 5 ottobre 2024, le truppe israeliane hanno intensificato l’invasione via terra e i bombardamenti di varie località nel nord di Gaza, nel tentativo di sfollare con la forza la popolazione locale.
L’aggressione israeliana in corso a Gaza dall’ottobre 2023 ha finora causato almeno 42.847 vittime palestinesi documentate e oltre 100.544 feriti.
Si teme che migliaia di vittime siano rimaste intrappolate sotto le macerie, inaccessibili alle squadre di emergenza e di protezione civile a causa degli attacchi israeliani.
Gli attacchi genocidi di Israele continuano nonostante le richieste del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per un cessate il fuoco immediato e le direttive della Corte internazionale di giustizia che sollecitano misure per prevenire il genocidio e alleviare la terribile situazione umanitaria a Gaza.