Un terremoto di magnitudo Ml 4.6 (Mw 4.4) è stato registrato dalla Rete Sismica Nazionale alle ore 21:27 italiane di oggi, 22 dicembre 2020. L’epicentro è stato localizzato tra le provincie di Ragusa e Caltanissetta, al largo della costa ragusana a 15 km da Vittoria (RG), 16 km da Acate, 17 km da Santa Croce Camerina (RG), 19 km da Gela (CL) e ipocentro a una profondità di circa 30 km. E’ quanto comunica l’Ingv, istituto nazionale di geofisica e vulcanologia.
Dal 1985, nell’area compresa entro 30 km dall’epicentro, sono stati localizzati altri 9 terremoti di magnitudo pari o superiore a 3.0: tra questi, il 16 marzo 1988, avvenne un evento sismico di magnitudo 3.4 proprio nelle vicinanze di quello di questa sera.
Il terremoto di oggi – spiega l’istituto – è avvenuto in un’area che storicamente ha sentito gli effetti di terremoti forti avvenuti in aree limitrofe, non essendo noti terremoti storici con epicentro prossimo a quello odierno. La località più vicina all’epicentro è Vittoria, la cui storia sismica è mostrata nella figura.
Il massimo effetto riportato (VIII-IX MCS [Scala Mercalli, ndr]) è quello del grande terremoto del 1693, di magnitudo stimata pari a 7.2, che distrusse l’area della Sicilia orientale. Da allora effetti massimi del VI-VII grado MCS si ebbero nel 1717 quando un terremoto di magnitudo 4.9 colpì il ragusano. Poi risentimenti massimi pari al VI grado MCS.
La pericolosità sismica di questa area è considerata media. Terremoti anche più forti di quello avvenuto oggi sono possibili per quanto la probabilità che si verifichino, ovvero la frequenza, non è particolarmente alta. Dalla mappa si nota come la pericolosità aumenti sensibilmente verso nord-est proprio nella zona epicentrale del terremoto del 1693.