Sale a 842 il drammatico bilancio dei morti causati dall’uragano Matthew ad Haiti. Ma le autorità temono che il bilancio dei morti possa drammaticamente superare l’attuale bilancio: lo sostengono alcuni responsabili citati da Fox News. Alcune aree devastate sono infatti completamente isolate.
Tre milioni di persone interessate ed è emergenza umanitaria con tutte le organizzazioni come Croce Rossa, Unicef, e altre mobilitate per alleviare sofferenze e disagi.
Intere città senza acqua, né elettricità. La tempesta si è indebolita mentre prosegue il suo cammino verso la costa della Florida, negli Stati Uniti, in cui si teme il peggio. Matthew è di nuovo passato da categoria 4 a categoria 3, la stessa che aveva quando ha attraversato la parte orientale di Cuba due giorni fa. Quest’ultima categoria prevede venti fino a circa 210 chilometri orari rispetto ai circa 250 km orari della 4.
Lungo la costa sud orientale degli Stati Uniti, dalla Florida alla Georgia passando per South e North Carolina, è stata ordinata un’evacuazione come non si vedeva dai tempi di Sandy nel 2012, e che interessa quasi tre milioni di persone.
Uno scenario quasi apocalittico. Il governatore della Florida, Rick Scott, ha lanciato nuovamente un appello ai residenti invitandoli a seguire gli ordini di evacuazione. “La tempesta vi ucciderà – ha detto – è una cosa seria. Non rimane molto tempo”.
Lo stesso presidente Barack Obama ha dichiarato lo stato di emergenza per la Florida a causa delle conseguenze catastrofiche che potrebbe avere l’uragano, garantendo così risorse federali per far fronte a danni che si preannunciano enormi.
Nonostante i continui appelli ad evacuare, diversi residenti – riportano i media – sostengono come le autorità stiano creando inutili allarmismi, rifiutandosi di lasciare le proprie abitazioni. Anche il governatore del South Carolina, Nikki Haley, ha lamentato come la gente non stia evacuando in modo veloce. Secondo quanto riferiscono alcuni media americani, un impatto diretto da parte di Matthew potrebbe portare un livello di distruzione paragonabile a quello dell’uragano Andrew che si abbatté su Miami nel 1992.