Apocalisse in Messico dopo il violento terremoto di 7.1 che ha colpito ieri gli stati centrali del paese. Drammatico il bilancio, ancora provvisorio parla di 286 vittime accertate e migliaia di feriti, dispersi e sfollati.
Le località colpite dove sono avvenuti i decessi sono principalmente nello stato Morelos; nello stato di Puebla; Città del Messico; stato Messico; Guerrero e a Oaxaca.
Tra le vittime anche decine di bambini, una trentina seppelliti dalle macerie della scuola “Enrique Rebasamen”, visitata nella notte dal presidente messicano Enrique Pena Nieto. Il presidente ha riferito che nel collegio sono stati trovati 22 corpi, tra cui 2 adulti, mentre sono disperso ancora 30 bambini e altri 8 grandi dispersi.
E’ stato di emergenza in tutto il paese. A Città del Messico, già duramente colpita per il sisma del 7 settembre scorso, con la scossa di magnitudo 8.1, milioni di persone sono senza elettricità e scarseggia l’acqua.
Com’era il collegio “Enrique Rebsamen”
Molti gli edifici crollati. La protezione civile ha riferito che a Morelos sono morte 55 persone. Nello stato di Puebla, il numero dei morti ammontava a 39, mentre a Mexico City si contano 117 morti.
LE TERRIBILI IMMAGINI DEL TERREMOTO IN MESSICO (Ansa/Ap e Twitter “El Heraldo de Mexico”)
Soccorritori e volontari scavano ininterrottamente da ieri, da quando si è verificata la scossa che ha colpito i messicani alle 13.14, in pieno giorno, quando in italia era la prima sera. Il paese è spettrale nell’area dell’epicentro, nella regione di Puebla, a poco più di cento chilometri dalla capitale.
Ospedali al collasso, alcuni dei quali evacuati. Migliaia di persone, soprattutto giovani sono impegnati a portare soccorsi. Una enorme catena umana distribuisce viveri e acqua agli sfollati. Una catastrofe che ha nuovamente colpito il Messico.