Ancora una forte scossa di terremoto in Messico. Questa volta nello stato di Oaxaca già duramente colpito dal sisma dello scorso 7 settembre di magnitudo 8.2.
Secondo quanto rilevato dall’istituto di geologia americano (Usgs) una scossa di magnitudo 6.2 si è verificata attorno alle 8 di stamane (le 15:00 in Italia) a pochi chilometri da Matias Romero, sulla terraferma, a sud del paese, al confine con il Guatemala.
Sempre secondo l’istituto statunitense, la rottura di faglia è avvenuta a una trentina di chilometri di profondità.
Non si hanno al momento notizie di eventuali danni a cose o persone ma c’è stato panico tra la popolazione che sta facendo ancora i conti col devastante sisma di qualche giorno fa a Pueblo e Città del Messico che ha causato circa 300 morti, migliaia di feriti, sfollati e molti danni.
Si temono danni soprattutto in quelle strutture già gravemente compromesse dagli eventi precedenti che hanno sconvolto il Messico e il centro America.
Eliodoro Diaz, responsabile della Protezione Civile di Oaxaca – nel sudest del Paese, sulla costa pacifica – ha informato che secondo i primi dati disponibili le scosse di assestamento sono state due, una di magnitudo 5.7 e la seconda di 6.4., e hanno “causato allarme nella popolazione, ma senza conseguenze importanti”. Da parte sua, il responsabile nazionale dell’agenzia, Luis Felipe Puente, ha aggiunto che la scossa “è stata sentita in forma moderata”. A causa del sisma, due persone sono morte a Città del Messico per infarto.
Intanto, è salito a 305 il nuovo bilancio dei morti del terremoto di magnitudo 7.1 che ha colpito il Messico lo scorso 19 settembre. Il responsabile della protezione civile, Luis Felipe Puente ha precisato che tra le 305 vittime, 167 persone hanno perso la vita nella capitale Città del Messico.